In evidenza:
Per richieste, proposte, segnalazioni, scambio idee e opinioni puoi contattarmi utilizzando il seguente modulo:

Nome:
E-mail:
Oggetto:
Messaggio:
 
| 0 commenti

Sceodno una rcircea dlel’Uvitrisenà di Cmbairgde non impromta l'odirne dlle lrteete in una proala, l’uicna csoa che cntoa è che la pimra e l’utlmia ltetrea saino al psoto gusito. Ttute le atlre lrteete dlela poalra psonoso esrsee itinvtere snzea carere prleobmi alla letutra. Qstueo acdcae pcherè la mtene non lgege ongi lteetra senigolnarmte ma la proala cmoe un ientro qudini il clrveelo è cnouqmue in gdrao di asblsemare le lterete e iernttaprere la ploara crottrea.
No, non sono impazzita, si tratta solo di un esperimento che cerca di dimostrare la fondatezza o l’infondatezza di alcune teorie riguardanti il modo in cui il nostro cervello “legge” e interpreta i segni, le lettere e le parole. Si tratta di lettura intuitiva, perchè la mente interpreta, e quindi anticipa il messaggio, prima che l'occhio registri con precisione quello che in effetti c'è scritto. Tutti riescono a leggere un testo come quello che vi ho riportato sopra, l'importante è che la prima e l'ultima lettera restino al posto giusto. E comunque per chi avesse trovato difficoltà nel leggerlo ecco la versione originale del testo: Secondo una ricerca dell’Università di Cambridge non importa l’ordine delle lettere in una parola, l’unica cosa che conta è che la prima e l’ultima lettera siano al posto giusto. Tutte le altre lettere della parola possono essere invertite senza creare problemi alla lettura. Questo accade perchè la mente non legge ogni lettera singolarmente ma la parola come un intero quindi il cervello è comunque in grado di assemblare le lettere e interpretare la parola corretta.


Vota o condividi questo articolo
share su Facebook vota su OKNotizie salva su Segnalo vota su Diggita Condividi su Meemi segnala su Technotizie vota su Wikio vota su Fai Informazione vota su SEOTribu Add To Del.icio.us Digg This Fav This With Technorati segnala su ziczac Stumble Upon Toolbar

Questo articolo ha ricevuto il seguente numero di condivisioni su Facebook:
L'hai trovato interessante? Condividilo anche tu!

Pubblicato in:

Articoli correlati


0 commenti

Posta un commento