Dopo l'anno della tartaruga e quello del delfino, nel 2009 arriva l'anno del gorilla. L'iniziativa, lanciata dal Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (Unep) e Convenzione sulle specie migratrici (Cms) oggi alla Fao, ha come obiettivo quello di mobilitare governi, imprese, società civile, per la difesa delle ultime popolazioni di gorilla in Africa. Una campagna che in termini economici, secondo Robert Hepworth, segretario esecutivo del Cms, dovrebbe portare a raccogliere "almeno mezzo milione di euro entro la fine dell'anno". Tutelare le aree dove vivono questi animali potrebbe anche diventare uno strumento utile nella lotta ai cambiamenti climatici. Stando ad un'anticipazione dell'Atlante su carbonio e biodiversità che l'Unep lancerà a Poznan, dove si tiene la Conferenza Onu sul clima, venerdì prossimo, aree come le montagne dell'Africa orientale, come Ruanda e Uganda, e le foreste della Guinea, racchiudono 18 miliardi di tonnellate di carbonio, cioé il 6% del totale di quello stoccato nell'Africa tropicale. E aree come Ruanda e Uganda sono zone chiave per la tutela dei gorilla.
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Animali
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