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Nei bagni d’un istituto superiore di Tivoli, ci è scoperto che alcune studentesse minorenni, armate unicamente d’ago ed accendino, s’offrivano spontaneamente di fare ad amici e conoscenti, piercing d’ogni sorta. Le ragazze, mai pagate per il servizio prestato, avevano attirato così diversi compagni tanto da creare una vera e propria moda dei piercing fai-da-te. A denunciare la cosa è stata una madre, la cui figlia era tornata a casa con un piercing al labbro inferiore. Successivi accertamenti hanno appurato che l’autrice dei piercing operava con un ago canula, simile a quello che s’utilizza per i prelievi, sterilizzato unicamente con la fiamma d’un accendino. Ad assisterla nelle operazioni, durante l’intervallo, un paio d’amiche. Ma la ragazza non si limitava a praticare piercing in ambito scolastico, bensì praticava incisioni anche con spille da balia tranquillamente per strada. Numerose le garze sporche di sangue rinvenute. Non verranno presi provvedimenti ai danni delle ragazze autrici dei piercing, ma la scuola diventerà sede d’incontri informativi sui seri rischi di queste incisioni senza precauzioni igieniche. Mai seguire l'esempio di queste ragazze!


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1 commenti

Valentina ha detto... @ 9 marzo 2010 alle ore 17:38

Anche a scuola mia lo fanno, come fanno le unghie, e tutto il resto. Invece di stare ad un liceo linguistico mi sembra di stare ad una scuola per estetiste inesperte..

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