Il romanzo di Philip Roth ha come protagonista Simon Axler, un attore, uno tra i maggiori della sua generazione, l'ultimo "dei grandi attori americani" come dicono i suoi tanti ammiratori. Eppure, a poco più di sessant'anni sente il suo talento dissolversi nell'aria. Un giorno, perde il controllo, andando in confusione e rovinando lo spettacolo. Una carriera piena di successo la sua, e ora non riesce a recitare per bene neanche una battuta. Salire sul palco è impossibile, s'immagina la gente ridere di lui, così decide di abbandonare le scene e poco dopo anche la moglie lo abbandona. Passano i mesi, Simon vive in solitudine, ormai lontano dal teatro e dalla città, quando inizia a frequentare Pegeen Stapleford, una quarantenne che Simon conosce da quando è nata, essendo la figlia di una coppia di attori suoi amici. Nonostante Peegen sia stata fino ad allora lesbica e sia appena uscita da due relazioni estremamente tormentate, tra la donna e l'anziano attore nasce una passione sentimentale e sessuale molto intensa. Ma è tutto l'inizio di una tragica fine...
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