Questa vicenda mi sta particolarmente a cuore poichè riguarda la mia città, Potenza, e quando questa ragazza scomparve, io ero solo una bambina di sei anni. Oggi dopo 17 anni sembra essere finalmente giunti ad una svolta. Sono di Elisa Claps i resti umani trovati nel sottotetto della chiesa della santissima Trinità, nel centro storico di Potenza. Sembra essersi risolto così il mistero che risale al lontano 1993, quando la ragazza che all'epoca aveva 16 anni è uscita di casa una domenica come tante ed è svanita nel nulla, senza lasciare traccia. La notizia ha messo in agitazione tutta la città, e davanti alla chiesa, sulla centrale via Pretoria, si sono radunate decine di persone, numerosi cronisti, fotografi e cameramen. Dopo il riscontro, il fratello di Elisa, Gildo Claps, è uscito visibilmente sconvolto, ha evitato i giornalisti ma ha confidato ad alcuni amici di non essere sicuro che si tratti dei resti e degli oggetti appartenuti alla sorella. Poi è arrivata la conferma del questore Romolo Panico: i resti sono di Elisa Claps. I resti, che si trovavano in uno spazio normalmente non accessibile al pubblico, sono stati scoperti da alcuni operai che stavano facendo degli interventi di manutenzione per alcune infiltrazioni di acqua, che hanno avvisato le forze dell'ordine. La polizia ha transennato gli ingressi mentre sono arrivati magistrati, investigatori e agenti specializzati della scientifica. Secondo quanto si è appreso, oltre a resti umani, sarebbero stati trovati due o tre oggetti, come un orologio e degli occhiali. Dal giorno della scomparsa di Elisa non si è saputo più nulla. Varie volte gli investigatori hanno fatto ricerche e sopralluoghi in varie zone della città, ma la chiesa della Trinità è l'ultimo posto dove la studentessa fu vista, quella mattina del settembre 1993, da un testimone, Danilo Restivo, che fu cinvolto nell'inchiesta come indiziato. Per anni la famiglia di questa ragazza si è battuta per avere giustizia, per non far interrompere le indagini, e per anni io e tutti gli abitanti della mia città non abbiamo mai dimenticato Elisa Claps, sperando sempre di trovare una spiegazione e una risposta a quanto accaduto. La città di Potenza l'ha sempre ricordata per questi lunghi 17 anni e ora che la triste verità è venuta a galla, non si può che rimanerne sconvolti e pieni di amarezza.
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Cronaca
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