Uno tsunami e' stato generato dal terremoto di magnitudo 8,8 che ha colpito questa mattina il Cile e minaccia le coste nei pressi dell'epicentro. Lo ha reso noto il Centro di allarme tsunami del Pacifico. In quese ore intanto è salito a 76 il bilancio dei morti. Secondo il Servizio geologico americano, il terremoto si è verificato 90 chilometri a Nord-Est di Concepcion, a una profondità di 55 chilometri, alle 3:34 del mattino ora locale (le 7:34 in Italia). Il Centro tsunami ha detto in un comunicato che "un terremoto di queste proporzioni ha il potenziale per generare uno tsunami distruttivo che può colpire le coste vicino all'epicentro nel giro di minuti e quelle più distanti nel giro di ore". L'allarme è stato in seguito ampliato anche a Colombia, Panama, Costarica e Antartide. Anche il Giappone ha emesso un'allerta tsunami per le coste dell'Oceano Pacifico, dopo il sisma al largo del Cile. Lo hanno annunciato i servizi meteorologici giapponesi. Il servizio geologico americano Usgs ha registrato una replica del sisma che ha colpito il Cile di magnitudo 6,2 e una terza di magnitudo 5,6. La scossa avvertita a Santiago del Cile e' durata una quindicina di secondi e la sua intensita' non e' paragonabile alla precedente delle 3.30 del mattino. Il presidente cileno, Michelle Bachelet, ha dichiarato lo stato di catastrofe a seguito del sisma che ha colpito il paese. L'aereoporto internazionale di Santiago del Cile è stato chiuso e tutti i voli cancellati e gli italiani registrati all'anagrafe consolare sono 50 mila. I connazionali residenti nella città di Concepcion sono un po' più di 500. Crollati diversi ponti in tutta la città, e non c'è comunicazione telefonica e ovunque ci sono blackout elettrici. Molti i turisti in fuga dalla costa. Attendiamo aggiornamenti.
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