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Dopo dieci giorni di ricerche, i soccorsi hanno deciso di concentrarsi sull'assistenza di tre milioni di persone sfollate. Intanto, i governi si sono mobilitati per portare a termine i processi di adozione e sveltire quelli gia' avviati. Ma le piu' importanti organizzazioni internazionali, tra cui Unicef e Save the Children, mettono in guardia dai rischi di azioni frettolose, dicendo che e' essenziale innanzitutto cercare di riunire i bambini alle loro famiglie, verificando innanzitutto che davvero i piccoli non abbiano piu' alcun parente stretto che possa o voglia prendersi cura di loro. Martedi' erano arrivati a Pittsburgh (in Pennsylvania, Usa), 53 orfani, evacuati da Port-au-Prince su un aereo statunitense. Oggi sono arrivati nei Paesi bassi 92 piccoli adottati da famiglie olandesi, insieme ad altri 14 attesi in Lussemburgo. Arriveranno in serata a Parigi 33 piccoli per i quali erano gia' state ultimate le procedure di adozione. Alcuni bambini haitiani dovrebbero arrivare nelle loro nuove famiglie nei prossimi giorni anche in Germania e in Canada. Ma proprio oggi un responsabile dell'Unicef ha lanciato un preoccupante appello: "'Abbiamo informazioni su 15 bambini scomparsi dagli ospedali, dopo il sisma".


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