Mentre si affievoliscono le speranze di trovare altre persone vive sotto le macerie, altre nuove forti scosse di terremoto sono state avverite a Port-au-Prince. La prima reazione della gente è stata quella di scappare. Ma, a distanza di poco tempo, tutti rientrano negli alloggi di fortuna. Intanto il governo di Haiti ha cominciato a sistemare le migliaia di sfollati, rimasti senza casa, in campi che possono accogliere fino a 10mila persone ognuno. Le persone rimaste senza un tetto sono circa 500.000. La situazione soccorsi intanto è questa: 43 squadre internazionali impegnate nei soccorsi, in totale circa 1.800 persone che operano con l'ausilio di 161 cani appositamente addestrati, otto ospedali operativi, di cui la metà sono strutture con pochi mezzi, e una nave ospedale americana con 1000 posti letto, altri 4.000 soldati ad Haiti nei prossimi giorni, portando così a 15.000 i militari americani operativi sull'isola. E tra 75.000 morti e 250.000 feriti in questi giorni ci sono stati dei veri e propri miracoli. Sono stati infatti estratti vivi un bambino di 5 anni, una di 11 e un'altra di 5 mesi. Il bambino, la cui madre è morta, era gravemente disidratato ed è stato accompagnato in ospedale da uno zio e dalle squadre di soccorso internazionali. La piccola di 5 mesi è stata estratta viva insieme con la madre, ed entrambe sono state trasportate d'urgenza all'ospedale di Santo Domingo. Infine, la ragazza di 11 anni è stata ricoverata in una struttura francese: accanto a lei c'è la madre e i medici le stanno praticando un trattamento per reidratarla.
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