Le celebrazioni ufficiali del Giorno della memoria nel ricordo del 65/mo dell'abbattimento dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz si sono aperte al Quirinale con una cerimonia alla quale il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha invitato le alte cariche dello Stato, gli amministratori locali e molti ex deportati, i loro familiari e studenti che hanno partecipato al concorso che premia i lavori scolastici rivolti ad approfondire la conoscenza della Shoah. Ai sopravvissuti nei campi di sterminio sono state conferite altre 80 medaglie. L'esperienza della Shoah, della deportazione e dello sterminio degli ebrei "é una tragica esperienza ancora carica di insegnamenti e di valori", ha detto il presidente della Repubblica al Quirinale ringraziando con commozione gli studenti che si sono impegnati ad approfondirne la conoscenza. Benedetto XVI ha sottolineato come oggi si celebri il Giorno della Memoria, "in ricordo di tutte le vittime di quei crimini, specialmente dell'annientamento pianificato degli Ebrei, e in onore di quanti, a rischio della propria vita, hanno protetto i perseguitati, opponendosi alla follia omicida". "Con animo commosso", il pensiero di papa Ratzinger è andato "alle innumerevoli vittime di un cieco odio razziale e religioso, che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte in quei luoghi aberranti e disumani". "Il ricordo è un dovere, perché tutto ciò non possa più accadere". Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, rende omaggio al giorno della memoria a dieci anni dalla legge che ha previsto la sua istituzione. Non smettiamo mai di ricordare questo tragico e brutale evento, non smettiamo mai di ricordare...
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