Quarantotto ore dopo il disastro che ha colpito Messina, si continua a scavare, e il numero delle vittime non sembra smettere di salire: 25 morti, 100 feriti, 500 sfollati. Le squadre dei soccorsi, 1.100 uomini, circa 250 mezzi e una quindicina di elicotteri, continuano a scavare a Scaletta Zanclea, il comune alle porte di Messina devastato dall'alluvione, e nelle frazioni di Giampilieri, Molino, Altolia, Briga Superiore, dove sotto le macerie si cercano i 35 dispersi della tragedia; mentre ai 18 morti trovati ieri a Messina si aggiungono altri tre cadaveri recuperati oggi. E ora si comincia anche a parlare di processi di responsabilità su tutto ciò che non è stato fatto in questo lembo d'Italia, un Paese dove i disastri ambientali negli ultimi 50 anni hanno fatto mediamente 4 morti al mese e in cui, per mettere in sicurezza le aree a rischio servirebbero circa 25 miliardi di euro.
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