In evidenza:
Per richieste, proposte, segnalazioni, scambio idee e opinioni puoi contattarmi utilizzando il seguente modulo:

Nome:
E-mail:
Oggetto:
Messaggio:
 
| 0 commenti

Sembra proprio che in qualunque parte del pianeta si rida sempre e solo per i soliti otto motivi. Questo è ciò che emerge dal risultato di una ricerca di Alastair Clarke, un teorico evoluzionista inglese che ha identificato gli otto schemi dell'ilarità. Clarke è giunto a questa conclusione dopo aver studiato oltre 20mila situazioni comiche nel corso della Storia, dalle barzellette che si raccontavano nel XIV secolo fino agli sketch della moderna televisione. Ha suddiviso le sue fonti in due grandi categorie: una che comprendesse tutto ciò che viene prodotto per scatenare la risata (tv, libri, musica, ecc...), e l'altra con le normali interazioni tra esseri umani. E' così uscito fuori che tutto ciò che ci fa ridere rientra in 8 precise categorie. "Per quanto a molti possa sembrare assurdo - spiega lo studioso - questi pochi schemi sono l'unico vero stimolo che sta dietro le nostre risate. Poco importa, in realtà, il contenuto della sitcom che stiamo guardando o la storiella divertente che ci hanno raccontato. L'importante è che si presenti almeno uno di questi otto schemi mentali". Secondo Clarke il cervello umano inconsciamente va a scovare questi schemi e quando li trova si auto-ricompensa dello sforzo con una bella risata. "A volte un singolo schema è la causa, ma può trattarsi anche della combinazione fra due o tre, riconosciuti simultaneamente. Teoricamente non c'è limite alle possibili combinazioni ed è per questo che ciascuno ride in modi e momenti diversi". La maggior parte degli schemi indicati dallo scienziato inglese sono molto semplici e di comprensione immediata e se siete davvero curiosi di conoscerli, saranno presto pubblicati nel libro "The eight patterns of humour" (Gli otto modelli dell'umorismo). Davvero curiosa come notizia, e sicuramente il libro sarà molto interessante e utile nel farci capire cosa può far davvero ridere e cosa no.


Vota o condividi questo articolo
share su Facebook vota su OKNotizie salva su Segnalo vota su Diggita Condividi su Meemi segnala su Technotizie vota su Wikio vota su Fai Informazione vota su SEOTribu Add To Del.icio.us Digg This Fav This With Technorati segnala su ziczac Stumble Upon Toolbar

Questo articolo ha ricevuto il seguente numero di condivisioni su Facebook:
L'hai trovato interessante? Condividilo anche tu!

Pubblicato in:

Articoli correlati


0 commenti

Posta un commento