Se ne sta parlando da giorni sul recente annuncio che vede il portale dedicato alla musica, Last.fm, costretto per motivi di budget a rendere a pagamento il servizio Radio. Gli unici esenti saranno i tre maggiori bacini di utenza, ovvero USA, Germania e UK, e per chi non vorrà pagare, comunque, il sito rimarrà aperto per quanto riguarda il suo lato dedicato al social networking e all'informazione. La decisione, che ovviamente ha fatto nascere il malcontento tra gli utenti, doveva essere resa effetiva ieri 30 marzo, ma probabilmente la data è stata posticipata ad aprile. 3 euro mensili sarà la cifra indicata dai vertici del sito, per poter usufruire dell'archivio di oltre 7 milioni di brani a disposizione, e la motivazione di tale decisione è abbastanza semplice: negli Stati Uniti, in Germania e nel Regno Unito, tutto rimarrà uguale poichè è solo negli altri paesi che i costi di gestione superano i ricavi. Ma come sottolineato dall'azienda, le modifiche sono relative solo al servizio Radio: tutte le altre funzioni offerte dal sito, ovvero scrobbling, segnalazione di eventi e classifiche, rimarranno accessibili gratuitamente e inoltre sempre per chi non vorrà pagare, Last.fm metterà a disposizione 30 brani gratuiti per testare le funzionalità del servizio. Insomma una specie di premio di consolazione per i milioni di utenti che sicuramente non saranno disposti ad utilizzare di nuovo Last.fm a pagamento.
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Musica,
Tecnologia e informatica
1 commenti
Cavoli che peccato :(
Adoro Lastfm,mi ha fatto conoscere tantissimi artisti che ora amo,come Enrico Bicchi :\
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