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Sta "un po' meglio" oggi Beppino Englaro, il padre di Eluana, morta ieri dopo 17 anni di stato vegetativo permanente. Beppino, raggiunto al telefono, ha pronunciato pochissime parole. "Sto un po' meglio, grazie" ma non ha voluto aggiungere altro. Ora si sta preparando a raggiungere Udine, molto probabilmente insieme alla moglie. Vuole stringere per l'ultima volta la mano di Eluana, la figlia che ha perso 17 anni fa e alla quale, come ha sempre detto, ha permesso di morire "per non continuare a subire un'indebita invasione del suo corpo e per non vivere una vita che lei stessa ha sempre reputato indegna". E' previsto per stamani, alla Procura della Repubblica di Udine, un incontro del pm Antonio Biancardi con l'anatomopatologo Carlo Moreschi per decidere sull'autopsia sul corpo di Eluana Englaro. E' andata via così, all'improvviso, in silenzio, mentre intorno a lei, a Udine e a Roma, infuriavano le polemiche sul suo destino e sulla sua vita. Erano da poco passate le 20. La donna, che da venerdì mattina non era più alimentata e idratata, si è sentita male all'improvviso. Con lei non c'era neanche l'anestesista Amato De Monte, il medico che nella notte fra lunedì e martedì scorso era andato a prenderla a Lecco, nella clinica Beato Luigi Talamone, dove le suore Misericordine l'hanno assistita per 15 anni. Io penso che sia inutile fare tante polemiche intorno a questa vicenda. Bisognerebbe trovarsi in una situazione così straziante, probabilmente anche io avrei agito come il padre di Eluana ma questa è solo una mia supposizione. Voi che ne pensate?


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