I britannici, normalmente, vanno fieri delle loro buone maniere. E quando si tratta di far la fila sono poi imbattibili. Un comportamento esemplare, ma che sul Titanic è costato la vita a centinaia di persone. Invece di sgomitare per conquistarsi un posto sulle poche scialuppe di salvataggio, così come facevano gli americani, gli irlandesi, e persino i vicini di casa svedesi, i britannici hanno infatti atteso pacifici in coda. Ecco dunque spiegata l'alta percentuale di vittime registrata tra i passeggeri della Gran Bretagna. O almeno, questa è la spiegazione data da un team di ricercatori svizzeri e australiani dopo aver passato un anno a studiare l'identità dei passeggeri del Titanic, il transatlantico finito in fondo al mare durante il suo viaggio inaugurale il 14 aprile 1912. Gli americani, dicono i ricercatori, mostrarono un tasso di sopravvivenza più alto del 15% rispetto ai britannici. Ed ecco cos'altro hanno dichiarato:"Pensavamo che avere rapporti stretti con l'equipaggio, dato che era inglese, fosse un elemento molto importante per arrivare alle scialuppe di salvataggio". Infatti erano pochissime, solo 20 per soddisfare le esigenze di 2.223 persone. E infatti si salvarono solo in 706. "Invece è venuto fuori che gli inglesi hanno avuto circa l'11% di possibilità in meno di essere salvati rispetto a tutte le altre nazionalità". E infine: "Credevamo di poter dimostrare che quando si tratta di vita o di morte le regole culturali scompaiono e lo spirito di sopravvivenza entra in azione". Ma la forza delle tradizioni britanniche erano più forti. Il detto marittimo "prima le donne e i bambini", infatti, non restò lettera morta. "A quel tempo gli americani non erano molto sofisticati, mentre gli inglesi erano ancora dei gentleman: e rispettarono le norme sociali".
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Curiosità








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