In evidenza:
Per richieste, proposte, segnalazioni, scambio idee e opinioni puoi contattarmi utilizzando il seguente modulo:

Nome:
E-mail:
Oggetto:
Messaggio:
 
| 0 commenti

Tre cuccioli di cane, un Carlino, un Jack Russell e un West Highland, sono sopravvissuti alla tratta che ogni anno in Italia coinvolge migliaia di animali tra cani e gatti nati nell'Est Europa e precocemente strappati alle loro madri, costrette a continue gravidanze, per essere importati in Italia dove, in molti casi sono messi in vendita come cuccioli italiani falsificando i documenti d’origine. Sequestrati dal Nirda (Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali ) del Corpo Forestale dello Stato, presso un negozio in provincia di Roma, i tre cuccioli sono stati affidati in custodia giudiziaria alla LAV che per loro è alla ricerca di idonee famiglie adottive. Attraverso la loro storia la LAV lancia l’allarme dell’importazione clandestina di cuccioli (http://www.nonlosapevo.com/) e una petizione popolare da firmare sabato 29 e domenica 30 novembre in centinaia di piazze d'Italia a sostegno di proposte concrete per fermare questo traffico che condanna a morte almeno il 40% dei cuccioli dopo l’arrivo in Italia. I tre cani sopravvissuti oggi hanno circa quattro mesi ma sono stati importati violando la normativa comunitaria che prevede, a tutela della salute dei piccoli e della sicurezza sanitaria del Paese importatore, che i cuccioli non possano essere movimentati prima dei tre mesi e 21 giorni. Questa è solo una delle più frequenti violazioni di legge riscontrare dalla LAV che oggi ha reso pubblico un Dossier sul fenomeno: a volte i cuccioli sono trasportati in piena clandestinità, senza la documentazione necessaria per essere movimentati a fini commerciali all’interno dell’Unione Europea (passaporto UE, obbligatorio per cani, gatti e furetti; vaccinazione antirabbica, certificato veterinario attestante la buona salute e l’idoneità ad affrontare il trasporto; certificato TRACES*), altre volte viaggiano con documentazione falsificata. Spesso arrivati in Italia la documentazione del Paese d’origine è sostituita con una falsa, italiana, al fine di aumentare il valore di mercato del cucciolo. Sabato 29 e domenica 30 novembre, presso i tavoli LAV allestiti in centinaia di piazze d’Italia (la lista delle piazze si può richiedere allo 06 4461325) i cittadini potranno firmare la petizione della LAV, ricevere materiale informativo sul tema e candidarsi per adottare i tre cuccioli affidati alla LAV. Si potrà anche scegliere di adottare “a distanza” uno di questi cani, aiutando così la LAV a salvare altri cuccioli vittime di trafficanti senza scrupoli: in cambio si riceverà un certificato d’adozione con la foto del cucciolo e, periodicamente, informazioni sul cane.


Vota o condividi questo articolo
share su Facebook vota su OKNotizie salva su Segnalo vota su Diggita Condividi su Meemi segnala su Technotizie vota su Wikio vota su Fai Informazione vota su SEOTribu Add To Del.icio.us Digg This Fav This With Technorati segnala su ziczac Stumble Upon Toolbar

Questo articolo ha ricevuto il seguente numero di condivisioni su Facebook:
L'hai trovato interessante? Condividilo anche tu!


Articoli correlati


0 commenti

Posta un commento